Perché il meccanismo non configura un accollo tributario vietato?

Perché nella Rete GIOVE non si verifica alcuna liberazione del debitore originario né trasferimento della posizione fiscale da un soggetto a un altro. Le compensazioni avvengono secondo un modello contrattualmente regolato, che rispetta pienamente i vincoli imposti dal legislatore e dall’Agenzia delle Entrate.

In particolare, non si tratta di accollo fiscale vietato (ex art. 1, comma 2, D.L. 124/2019 e Circolari AdE n. 6/E/2020, 59/E/2021, 140/E/2017) perché:

       Il pagamento F24 è sempre effettuato dal titolare del credito, tramite il proprio cassetto fiscale, e per propria volontà;

       Non vi è liberazione automatica del soggetto originariamente debitore: la compensazione non cancella il debito per effetto di un intervento esterno, ma lo estingue secondo regole condivise e tracciate;

       La Rete non trasmette F24 né effettua compensazioni dirette: si limita a coordinare le attività e a garantire la conformità delle operazioni, che restano in capo ai singoli retisti;

       L’operazione è volontaria, contrattualizzata, tracciata, e validata da soggetti qualificati (professionisti abilitati).

Hai trovato utile quest'articolo?